Detrazioni per spese di ristrutturazione e riqualificazione energetica degli edifici
Fonte: Documentazione Immobiliare Camera dei Deputati.
Anche per il 2019 (articolo 1, comma 67 della legge n. 145 del 2018, legge di bilancio 2019) sono state prorogate le agevolazioni fiscali per la ristrutturazione edilizia ed il risparmio energetico e per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, la cui disciplina è contenuta, rispettivamente, negli articoli 14 e 16 del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63.
Il decreto-legge n. 34 del 2019 ha disposto, tra l’altro, la tassazione agevolata – con applicazione dell’imposta di registro e delle imposte ipocatastali in misura fissa – per gli interventi di sostituzione di vecchi edifici (articolo 7), nonché l’estensione delledetrazioni per gli interventi di rafforzamento antisismico realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici (articolo 8) e le semplificazioni degli incentivi fiscali per interventi di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico (articolo 10).
Si segnala che il Servizio studi della Camera, in collaborazione con l’istituto di ricerca CRESME ha pubblicato un dossier in materia di recupero e riqualificazione energetica del patrimonio edilizio da cui emerge che secondo le proiezioni elaborate sulla base dei dati disponibili per i primi 8 mesi dell’anno, nel 2018 gli incentivi fiscali per il rinnovo del patrimonio edilizio attiveranno quasi 28,6 miliardi di euro di investimenti.
Con riferimento alle ristrutturazioni edilizie, la richiamata legge di bilancio per il 2019 (comma 67) ha prorogato la misura delle agevolazioni in caso di ristrutturazioni edilizie e di interventi per il risparmio energetico degli edifici.
Con riferimento agli interventi di riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del singolo condominio, si segnala in questa sede che la misura della detrazione al 65 per cento è prorogata per cinque anni, fino al 31 dicembre 2021 (legge di bilancio 2017).
Anche per il 2019 opera la detrazione del 36 per cento per le spese sostenute, nel limite massimo di 5.000 euro, per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni. La detrazione spetta anche per gli interventi sulle parti comuni esterne dei condomìni (comma 68).
Pertanto fino al 31 dicembre 2019 sono previste le seguenti detrazioni:
- 50 per cento per gli interventi di ristrutturazione edilizia con il limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare;
- 50 per cento per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione ;
- 65 per cento per gli interventi di riqualificazione energetica, inclusi quelli relativi alle parti comuni degli edifici condominiali;
- 36 per cento per le spese relative agli interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, nel limite massimo di 5.000 euro per unità immobiliare.
Per una più dettagliata ricognizione della legislazione vigente in materia di agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie si rinvia alla scheda dell’articolo 1, comma 3, del dossier Legge di bilancio 2018 dei Servizi studi di Camera e Senato.
Si segnalano, infine, le guide dell’Agenzia delle entrate sulle ristrutturazioni edilizie, sulla riqualificazione energetica e Bonus mobili ed elettrodomestici (aggiornati a febbraio 2019).
Per una dettagliata ricognizione dell’impatto delle detrazioni fiscali per il recupero e la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio in Italia si consiglia la lettura del dossier Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione del Servizio Studi della Camera dei deputati in collaborazione con il CRESME (Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio).
Con riferimento alle misure antisismiche, fino al 31 dicembre 2021 è prevista una detrazione del 50 per cento, ripartita in cinque quote annuali di pari importo. Tale beneficio si applica non solo agli edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2), ma anche agli edifici situati nella zona sismica 3 (in cui possono verificarsi forti terremoti ma rari). La misura della detrazione aumenta, ove l’adozione delle misure antisismiche comporti i passaggio a classi di rischio inferiore.
Anche in tema di detrazioni per gli interventi antisismici si segnala la guida dell’Agenzia delle entrate Sisma bonus: le detrazioni per gli interventi antisismici (aggiornata a febbraio 2019).